Tlalnepantla de Baz

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Comune di Tlalnepantla de Baz
comune
Comune di Tlalnepantla de Baz – Stemma
Comune di Tlalnepantla de Baz – Veduta
Comune di Tlalnepantla de Baz – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Messico Messico
Stato federato Messico
Amministrazione
CapoluogoTlalnepantla de Baz
Territorio
Coordinate
del capoluogo
19°32′12″N 99°11′41″W / 19.536667°N 99.194722°W19.536667; -99.194722 (Comune di Tlalnepantla de Baz)
Altitudine2 238 m s.l.m.
Superficie83,74 km²
Abitanti683 808[1] (2005)
Densità8 165,85 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale54000–54198
Prefisso55
Fuso orarioUTC-6
Cartografia
Mappa di localizzazione: Messico
Tlalnepantla de Baz
Tlalnepantla de Baz
Comune di Tlalnepantla de Baz – Mappa
Comune di Tlalnepantla de Baz – Mappa
Il comune di Tlalnepantla de Baz dello stato del Messico
Sito istituzionale

Tlalnepantla de Baz (Tlalnepantlah in lingua nahuatl) è un comune messicano. Si trova a nord dell'Area Metropolitana di Città del Messico.

Il suo territorio è diviso dal 1899 in due parti da una porzione territoriale del Distretto Federale (Città del Messico), il comune vero e proprio e una zona privilegiata chiamata San Juan Ixhuatepec situata al confine con il comune di Ecatepec.

Toponomastica[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia della città deriva da una parola Nahuatl, il cui nome è composto "tlalli", "terra", e "nepantla", "in mezzo", e significa "Nel mezzo della terra." Per tradizione, venne nominato "terra di mezzo" nel 1524, anno della fondazione dell'Ordine francescano, allora abitato da indios Otomíes e Mexicas. Subito dopo inizia la costruzione del convento francescano Chiesa del Corpus Christi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi insediamenti umani rinvenuti ai piedi della Sierra de Guadalupe, risalgono tra 12.000 a 15.000 anni a.C. , nei siti noti come Ticomán, El Arbolillo e Zacatenco. Questi luoghi, una volta appartenevano al distretto di Tlalnepantla, ora si trovano nella Gustavo A. Madero. Inoltre sono stati rinvenuti nel comune resti scheletrici di animali come la tigre dai denti a sciabola, il cavallo, il mammut, cammelli, bisonti e lupi. Altri ritrovamenti effettuati nel 1952 a Tequesquinahuac e ad Abasolo nel 2001, sono la prova dell'esistenza nella zona, di una fauna risalente a circa 10.000 -14.000 anni fa.

Con la migrazione verso nord di vari gruppi etnci, a partire dalla fine del XII secolo, vide l'originaria Valle del Messico privarsi di una serie di insediamenti umani. Chichimecas, Otopame e Tollan, città tolteca vengono abbandonati. Seguendo la migrazione di questi popoli si è desunto che giunsero in un luogo dove fondarono la città di Xoloc. Il loro capo principe Xolotl era accompagnato da migliaia di gruppi, da sua moglie Tamiyauh e da suo figlio maggiore Nopaltzin.

Alcuni gruppi si erano già stabiliti in vari luoghi nei pressi del lago Texcoco, ma Xolotl Re dei Chichimecas, ordinò ai suoi capitani e a suo figlio, di cercare nuove terre. Nopaltzin, dopo aver visitato la terra d'Oriente, si accorse che suo padre aveva ragione. I capitani riferirono che alcune famiglie avevano trovato dimora presso i Toltechi in direzione della Sierra del Ajusco, ma anche di avere avvistato un luogo ideale nel quale stabilirsi. Quel posto non era altri che, "Tenayohcan-Oztopolco"[2] Si ritiene che la città venne fondata nel XII secolo.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Disastro di San Juanico.

Nell'area metropolitana vi sono più di 2.700 industrie, una delle aree più industrializzate del paese insieme a Naucalpan e Monterrey. La maggior parte delle industrie includono trasformazione alimentare, imbottigliamento, i prodotti del tabacco, prodotti tessili, cartier, prodotti di minerali non metalliferi e metalli, prodotti chimici e prodotti petroliferi, macchinari e prodotti in legno.

Nel pueblo di San Juan Ixhuatepec (anche detto San Juanico) ebbe sede un importante deposito di GPL della compagnia petrolifera nazionale PEMEX, che il 19 novembre 1984 fu al centro di una rovinosa esplosione che causò un bilancio ufficiale di circa 500-600 vittime (con stime informali di oltre 1500 decessi), migliaia di feriti e decine di migliaia di sfollati.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo comunale di Tlalnepantla de Baz.

La chiesa e il monastero del Corpus Domini sia stato costruito dagli architetti Mexica e Otomi, in pietra rosa e grigia. Il cancello laterale, chiamato Porziuncola mostra chiaramente lo stile di questi due architetti. Nel 1963, la chiesa venne trasformata in cattedrale. L'acquedotto, che si estende da Tlalnepantla a Villa de Guadalupe, risale al periodo coloniale. Il Centro Culturale Sor Juana Inés de la Cruz, conserva diversi oggetti storici, tra cui una collezione di 130 fotografie di Tlalnepantla a partire dalla fine del XIX secolo al 1960.

Ai confini comunali si trovano due notevoli piramidi: Tenayuca Oztopolco e Santa Cecilia Acatitlan. La piramide di Tenayuca è la versione ridotta del Templo Mayor di Tenochtitlan, costruito degli Aztechi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Instituto Nacional de Estadística y Geografía (ed.): «Principales resultados por localidad 2005 (ITER)» (2005), su inegi.org.mx. URL consultato il 9 ottobre 2009.
  2. ^ Luogo di molto murata / Luogo della grande grotta.
  3. ^ Europa Press, Ourense ratifica hoy su hermanamiento con la ciudad mexicana de Tlalnepantla de Baz, su lavozdegalicia.es, La voz de Galicia, 31 ottobre 2002. URL consultato il 25 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
  4. ^ Hermanamiento Maanshan-Tlalnepantla en español (PDF) [collegamento interrotto], su portal2.sre.gob.mx, Secretaría de Relaciones Exteriores, 2008. URL consultato il 25 maggio 2009.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN152716339 · LCCN (ENno00048067 · J9U (ENHE987007473606005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no00048067
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