Szczeliniec Wielki

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Szczeliniec Wielki
Szczeliniec Mały (a sx) e Szczeliniec Wielki (a dx) visti dalla città di Karłów
StatoBandiera della Polonia Polonia
RegioneVoivodato della Bassa Slesia
Altezza922 m s.l.m.
CatenaMonti Tavola
Coordinate50°29′03.45″N 16°20′29.04″E / 50.484293°N 16.341399°E50.484293; 16.341399
Altri nomi e significatiVelká Hejšovina; Große Heuscheuer
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Polonia
Szczeliniec Wielki
Szczeliniec Wielki

Lo Szczeliniec Wielki, (in lingua ceca: Velká Hejšovina; in tedesco: Große Heuscheuer) con i suoi 919 metri di altezza è la vetta più elevata dei Monti Tavola, che fanno parte dei Sudeti Centrali. È situato nella parte meridionale della Polonia, a meno di due chilometri dal confine con la Repubblica Ceca, nella parte occidentale del promontorio di Kłodzko, nel Voivodato della Bassa Slesia. È una delle cime della Corona di Montagne della Polonia.

Lo Szczeliniec Wielki, si trova sul territorio del Parco nazionale dei Monti Tavola, assieme alla vicina e più bassa vetta dello Szczeliniec Mały (in ceco: Malá Hejšovina) (895 m). Su questo secondo picco non è però concesso l'accesso turistico, a causa della protezione dei siti di nidificazione delle specie di uccelli in via di estinzione.[1] L'area è una riserva naturale dal 1957.

Struttura geologica e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Lo Szczeliniec Wielki, come le altre cime dei Monti Tavola e del vicino altopiano di Broumov, è costituito da arenaria del Cretaceo superiore con inserzioni di marne e calcare. Questi ultimi sono sedimenti di origine marina risalenti al Mesozoico.[1]

Sulla parte superiore del monte sono presenti numerose rocce di arenaria a cui l'azione di erosione causato dal vento e dalla pioggia, ha dato forme particolari e originali, che nel complesso vengono chiamate città di roccia o labirinto di roccia e che si estendono per circa 25 ettari.

La sommità del monte è costituita da una roccia alta 12 metri caratterizzata da una forma particolare che viene chiamata Fotel Pradziada, cioè poltrona del nonno. Per permettere l'accesso al punto più alto, è stata realizzata una scala in ferro che consente di accedere al belvedere posto sulla cima.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marek Staffa (a cura di), Słownik geografii turystycznej Sudetów. V. 13: Góry Stołowe. Warszawa-Kraków: Wydawnictwo PTTK „Kraj”, 1992, p. 11–23. ISBN 83-7005-301-7.

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