Salle (Italia)

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Salle
comune
Salle – Stemma
Salle – Bandiera
Salle – Veduta
Salle – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Pescara
Amministrazione
SindacoDavide Morante (lista civica di centro-sinistra) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate42°10′37.34″N 13°57′34.52″E / 42.17704°N 13.95959°E42.17704; 13.95959 (Salle)
Altitudine470 m s.l.m.
Superficie21,8 km²
Abitanti268[2] (30-4-2023)
Densità12,29 ab./km²
FrazioniSalle Vecchia
Comuni confinantiTocco da Casauria, Bolognano, Caramanico Terme, Corfinio (AQ), Pratola Peligna (AQ), Roccacasale (AQ), Sulmona (AQ), Tocco da Casauria
Altre informazioni
Cod. postale65020
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT068036
Cod. catastaleH715
TargaPE
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona D, 1 949 GG[4]
Nome abitantisallesi
PatronoBeato Roberto
Giorno festivo18 luglio
PIL(nominale) 3,9 mln [1]
PIL procapite(nominale) 13 867 [1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Salle
Salle
Salle – Mappa
Salle – Mappa
Posizione del comune di Salle all'interno della provincia di Pescara
Sito istituzionale

Salle è un comune italiano di 268 abitanti[2] della provincia di Pescara in Abruzzo. Fa parte del parco nazionale della Maiella, e il suo territorio è attraversato dal fiume Orta.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese odierno è situato ai piedi delle montagne del Morrone a 470 metri sul livello del mare. Il vecchio abitato, Salle Vecchia invece è situato più a monte a circa 550 metri di altitudine.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il paese sia situato a soli 470 metri di altitudine ha inverni abbastanza freddi e nevosi se confrontati con altri paesi della provincia posti alla medesima quota. Questo è dovuto al massiccio del Morrone e alla Maiella presenti alle spalle del paese, che accentuano i fenomeni nevosi. Il manto nevoso può occasionalmente raggiungere il metro di altezza. Le estati sono calde ma non eccessivamente, anche se in presenza di forti ondate di calore la temperatura può superare i 35 gradi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Salle

Salle risale al periodo medioevale e tra i documenti più datati che ne testimoniano l'esistenza c'è il Chronicon Casauriense, una raccolta di cronache risalenti tra IX e XII secolo e riguardanti la vicina Abbazia di San Clemente a Casauria, su cui viene riportato che Salle era possedimento dell'Abbazia[5]. L'abitato di Salle si è sviluppato fin dalle sue origini come castrum nei pressi di un castello edificato prima dell'anno Mille[6][7][8].

Il terremoto della Marsica del 1915 danneggiò il 50% degli edifici del comune, poi una frana nel maggio dello stesso anno fece scomparire parte del paese[9].

Dopo il terremoto della Maiella del 1933, il Governo autorizzò lo spostamento di interi centri abitati colpiti dal sisma in zone fisicamente più adatte alla presenza di edifici, tra cui anche quello di Salle, la cui zona di riedificazione fu scelta dal Genio Civile di Pescara nell'allora contrada Colle. Il nuovo centro abitato fu costruito in una superficie di circa 5.000 metri quadri[9].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Ponte di Salle

Costruito nei primi anni cinquanta a 104 metri sopra il fiume Orta. È un ponte a campata unica e si trova sulla strada provinciale 68 tra Salle e la frazione San Tommaso di Caramanico Terme. Viene utilizzato per il Bungee jumping.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Salvatore

È la parrocchiale del borgo nuovo. Fu costruita intorno agli anni '20, con ispirazione artistica al neoromanico. La facciata è molto semplice, a capanna, con portico ad archi davanti al portale. Il campanile è una torre di pietra con cuspide. L'interno a navata unica ha marmi policromi e una cappella laterale dedicata al Beato Roberto di Salle. I mosaici riguardano lo Spirito Santo e il Salvatore, posto sull'altare ad abside semicircolare.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Municipio
Chiesa di San Salvatore
Castello di Salle

Castello medievale del X secolo circa, situato a Salle Vecchia. Il castello fu proprietà dei conti D'Aquino e Carafa. Dopo la distruzione del borgo per il terremoto del 1915, fu acquistato dai conti di Genova e ricostruito per anastilosi in parte. Ciò è evidente nelle due torri gemelle della facciata, con merlature e beccatelli. Le basi di altre torri, con porte di accesso, sono visibili nel tracciato murario, che comprendeva stalle e altre stanze della struttura, recuperata solo in parte dopo gli anni '30. Il castello è l'unico elemento sopravvissuto del vecchio borgo, e oggi è usato come ristorante e museo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º gennaio 2021 gli stranieri censiti nel territorio comunale sono 9, pari a circa il 3,4% della popolazione complessiva. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Argentina la quale compone il 77,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio[11].

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Le spoglie del patrono del paese, il Beato Roberto da Salle, che viene festeggiato nel mese di luglio, sono conservate in un altare laterale della chiesa. Tradizionale è la sfilata dei palmenteri, comune a molti paesi limitrofi come Caramanico Terme: la cittadinanza porta doni al patrono, dai dolci ai prodotti tipici appesi a dei rami, fino a interi carri di legname; il ricavato della vendita va in offerta per i festeggiamenti.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca comunale Benito Sarrantonio[12].

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo delle Corde Armoniche: il museo è dedicato alla produzione artigianale di corde armoniche di cui Salle ha una grande tradizione[13].
  • Museo Medievale Borbonico[14].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è rinomato per le manifatture di corde, sia per uso chirurgico sia per strumenti musicali.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è attraversato dalla Strada Provinciale 66 che parte dal territorio di Bolognano arriva fino a quello di Caramanico Terme.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti interurbani di Salle vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da TUA[15].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito una lista degli ultimi sindaci eletti[16]:

Nominativo Partito Mandato Elezioni
Inizio Fine
Elbino Battaglia 23 aprile 1995 13 giugno 1999
Nando D'Addario Lista Civica 13 giugno 1999 13 giugno 2004
Florindo Colangelo Lista Civica 13 giugno 2004 7 giugno 2009
Florindo Colangelo[nota 1] Lista Civica 7 giugno 2009 14 novembre 2013
25 maggio 2014
Maurizio Fonzo Lista Civica Salle Verso il Futuro 25 maggio 2014 12 Aprile 2019 Elezioni del 2014
(Commissario)[17][18] - 12 Aprile 2019 27 maggio 2019
Davide Morante Lista Civica Insieme Possiamo 27 maggio 2019 in carica Elezioni del 2019

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Bungee jumping

In paese viene praticato il bungee jumping, per via della presenza sul territorio comunale di un ponte di oltre 100 metri sul fiume Orta che collega Salle al territorio di Caramanico Terme[19].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni

  1. ^ Deceduto nel 2013 mentre era in carica

Fonti

  1. ^ a b Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia, in Il Sole 24 Ore, 27 maggio 2021.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA.VV., Sallis Castrum. Vecchia e nuova vita del borgo natio, 32
  6. ^ Umberto D'Andrea, L'antico abitato di Salle dai tempi aragonesi al terremoto della Marsica (1443-1915), p. 11
  7. ^ AA.VV., Sallis Castrum. Vecchia e nuova vita del borgo natio, 27
  8. ^ Castello di Salle, su abruzzoturismo.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
    «le sue origini sono anteriori all'anno Mille costruito come feudo dell'Abbazia di San Clemente a Casauria.»
  9. ^ a b Natascia Ridolfi, Economia di una catastrofe. Il terremoto della Majella in epoca fascista, pp. 85-86
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ Cittadini Stranieri 2021 - Salle (PE), su Tuttitalia.it. URL consultato il 23 agosto 2022.
  12. ^ La biblioteca intitolata a Sarrantonio, su Il Centro. URL consultato il 23 agosto 2022.
  13. ^ Salle: il paese delle corde armoniche, su You Wanna Travel. URL consultato il 23 agosto 2022.
  14. ^ Salle | Regione Abruzzo | Dipartimento Sviluppo Economico - Turismo, su www.abruzzoturismo.it. URL consultato il 23 agosto 2022.
  15. ^ ELENCO AUTOLINEE TUA SPA (PDF), su tuabruzzo.it, 22 marzo 2016, p. 1. URL consultato il 12 gennaio 2021 (archiviato il 22 aprile 2022).
  16. ^ Storico Elezioni Comunali di Salle (PE), su Tuttitalia.it. URL consultato il 23 agosto 2022.
  17. ^ Salle, commissariato il Comune, su abruzzo.cityrumors.it, 12 aprile 2019. URL consultato il 23 agosto 2022.
  18. ^ Sospeso il consiglio comunale di Salle, su interno.gov.it.
  19. ^ Bungee jumping alla riscossa: riapre dopo quasi 20 anni il centro di Salle, in abruzzo24ore, 8 Maggio 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Umberto D'Andrea, L'antico abitato di Salle dai tempi aragonesi al terremoto della Marsica (1443-1915), vol. 1, Tipografia dell'Abbazia di Casamari (FR), 1983.
  • Gerardo De Fino, Sandra Di Luzio, Rosina Morante e Benito Sarrantonio, Sallis Castrum. Vecchia e nuova vita del borgo natio, Salle, 1993.
  • Natascia Ridolfi, Economia di una catastrofe. Il terremoto della Majella in epoca fascista, Milano, FrancoAngeli, 2005, ISBN 88-464-7081-8.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Salle, su abruzzoturismo.it.
  • La storia di Salle, su comune.salle.pe.gov.it. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2017).
  • Cenni storici, su comune.salle.pe.gov.it. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2021).
  • Castello di Salle, su castellodisalle.it.
Controllo di autoritàVIAF (EN144385420 · LCCN (ENn91085300 · J9U (ENHE987007567774305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n91085300
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