Canada-France-Hawaii Telescope

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
CFHT
Il telescopio verso fine giornata
OsservatorioOsservatorio di Mauna Kea
EnteCNRS
National Research Council (Canada)
Università delle Hawaii
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalizzazioneMauna Kea, Hawaii
Coordinate19°49′31.08″N 155°28′12″W / 19.8253°N 155.47°W19.8253; -155.47
Altitudine4 204 m s.l.m.
Prima luce nel1979
Caratteristiche tecniche
TipoCassegrain
Diametro primario3,58 m
Montaturaa ferro di cavallo
CupolaSferica
Sito ufficiale

Il Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT) è un telescopio in configurazione Cassegrain, con specchio primario del diametro di 3,58 m situato all'Osservatorio di Mauna Kea. Il telescopio è gestito da una collaborazione tra CNRS (Francia), National Research Council (Canada) e Università delle Hawaii. Il suo codice MPC è 267.

Ad aprile 2018[1] il telescopio è stato dotato di uno spettro-polarimetro ad infrarossi ad alta precisione: SPIRou (SpectroPolarimètre InfraRouge). Lo strumento è stato progettato specificatamente per rilevare esopianeti di tipo terrestre in zone abitabili intorno a stelle nane rosse vicine e per lo studio della formazione di stelle simili al sole.[2]

Ricerca e risultati scientifici[modifica | modifica wikitesto]

  • Ad agosto 2018 è stato pubblicato[3] uno studio concernente la scoperta di una stella, Pristine 221.8781+9.7844, considerata tra le più antiche della Via Lattea. L'analisi spettroscopica della sua atmosfera effettuata con i telescopi del gruppo Newton e con lo strumento UVES del VLT ha evidenziato una carenza di metallicità di un fattore da 10.000 a 100.000 rispetto al Sole con poca presenza di carbonio. La sua purezza rispetto alle stelle generatesi a seguito della morte di quelle di popolazione I la rendono un oggetto molto interessante per lo studio delle dinamiche che hanno originato la Via Lattea e le sue stelle.[4]
Telescopio dall'interno

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) SPIRou prima luce!, su hawaii.edu. URL consultato il 13 luglio 2018.
  2. ^ SPIROU, su spirou.irap.omp.eu. URL consultato il 13 luglio 2018.
  3. ^ (EN) Else Starkenburg David S Aguado et al., The Pristine survey IV: approaching the Galactic metallicity floor with the discovery of an ultra-metal-poor star (abstract), in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 481, n. 3, 11 dicembre 2018, DOI:10.1093/mnras/sty2276.
  4. ^ Pristine, stella incredibilmente vetusta, su media.inaf.it, 15 ottobre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN153636356 · ISNI (EN0000 0004 0601 3064 · WorldCat Identities (ENlccn-n82228975